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Cavolo verza

 

La verza è una varietà di cavolo, simile al cavolo cappuccio.

È un ortaggio invernale. Si presta a molte ricette e può essere mangiata sia cruda che cotta. È un ingrediente della Casoeula, ricetta tipica lombarda, e dei Pizzoccheri valtellinesi. Presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti di colore verde intenso. Le foglie interne sono bianco-giallastre. La forma della parte edule (denominata testa o palla) può essere sferica o subsferica, appiattita o conica. Il peso varia da 1 a 2 Kg.

 

Il sapore è intenso e caratteristico e le foglie sono croccanti.

Utilizzo principale

 

Si può preparare cruda, stufato o brasaa ed è un'ingrediente di molte minestre con pasta o riso e di preparazioni tipiche come la "Cassoeula" lombarda (foto a sinistra). Le sue foglie si prestano tra l'altro benissimo alla preparazione di involtini di verza, molte ricette vedono la verza ripiena come componente principale.

 

Altri utilizzi

 

Esistono anche alcune varietà di Cavoli decorativi variamente colorati.
 

La pianta
 

Il cavolo verza, Brassica oleracea sabauda, è una pianta annuale con radice fittonante non molto profonda, possiede fusto eretto, di lunghezza raramente superiore ai 30 centimetri e si caratterizza per avere un fusto breve a livello del terreno, con numerose foglie involucranti a formare una testa globosa e compatta. Rispetto al cavolo cappuccio ha una maggiore resistenza al freddo. La sua coltura si estende da Nord a Sud sia in coltivazioni familiari che estensive. La pianta spontanea originale, ha dato origine a moltissime varietà tutte più o meno intensamente coltivate secondo le preferenze regionali.

 

Viene raccolta prima della fioritura, da ottobre a maggio.
 

Stagionalità
 

Inverno. Viene raccolta comunque da ottobre a maggio. Le verze migliori e più tenere sono quelle che hanno subito la prima gelata.

 

Come scegliere la verza da acquistare

 

Come per tutte le varietà di cavolo deve essere pesante e con le foglie ben chiuse.
 

Come si conserva la verza

 

Ad una temperatura di 0 °C ed un'umidità relativa superiore al 97%, le verze si possono conservare anche per 5-6 mesi. I cavoli più compatti come il cavolfiore, il broccolo verde ramoso, il cavolo cappuccio e i cavolini di Bruxelles, si conservano bene in frigorifero, fino a cinque giorni
               

Suggerimenti

 

In cucina è sempre meglio non sottoporre la verza a lunghe cotture: cotta brevemente a vapore, stufata dolcemente in poco olio, o meglio ancora, tagliata fine e mangiata cruda in insalata è digeribilissima, un aiuto prezioso per lo stomaco e l’intestino.
 

Zona di origine

 

Tutte le varietà derivano da una specie selvatica originaria delle regioni costiere del Mediterraneo e dell'Atlantico. Viene coltivato in varie zone d'Italia il cavolo verza è coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d'Italia. ed è un ortaggio molto conosciuto.
 

Nutrizionali
 
  • È simile nei contenuti al broccolo, tuttavia il contenuto di vitamina E e di zolfo è maggiore.

 

  • Contiene anche un raro principio attivo che protegge le mucose digestive dalle lesioni.

 

  • La ricchezza del cavolo in zolfo, arsenico, calcio, fosforo, rame, iodio può spiegare le sue virtù digestive, rimineralizzanti e ricostituente cerebrale; 1 kg di cavolo da un apporto di 2,5 gr di fosforo.

 

 

​Da dove deriva l'odore dell'aglio?

 

L'odore caratteristico dell'aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l'alliina ed i suoi derivati, come l'allicina ed il disolfuro di diallile. Vedi Trucchi e consigli sull'aglio per ovviare al disagio del tipico "alito pesante".


Origine del nome

 

Deriva dal nome scientifico "Allium".

 

Storia della verza

 

Conosciuto fin dall'antichità, il cavolo (Brassica oleracea) era considerato sacro dai Greci; i Romani lo utilizzavano per curare le più svariate malattie e lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per aiutare l'organismo ad assorbire meglio l'alcool.

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