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Ceci

 

Il cece, Cicer Arietinum, è uno dei legumi più diffusi al mondo e dalle origini antiche. Occupa il terzo posto nel consumo mondiale di legumi dopo fagioli e soia. I ceci sono il frutto contenuto nel baccello della pianta, di forma irregolare e di colore crema.

Utilizzo principale

 

I ceci in genere vengono utilizzati, dopo esser stati lessati in acqua lievemente salata e aromatizzata, con alloro, rosmarino, sedano o salvia, come alimento base per molte ricette tradizionali italiane, come la farinata o piatti di derivazione medio-orientale. Si possono utilizzare anche in insalata, da soli o abbinati ad altri ortaggi o legumi per preparare ottime zuppe o in accompagnamento alla pasta.

Cucina medio-orientale

Sono un alimento base nella cucina medio orientale come i famosi Falafel, polpettine di ceci e spezie (foto accanto), o l'Hmmus, una sorta di purèe in cui sono amalgamati ad aglio, prezzemolo, succo di limone, e olio di sesamo. In India la farina di ceci è spesso utlizzata per la preparazione del pane.
 

La pianta
 

Il Cicer Arietinum, è una pianta molto rustica che si adatta bene a vari tipi di suolo. Le condizioni ottimali però si trovano nelle aree a clima caldo e arido. La semina avviene in genere in primavera, mentre la raccolta è durante l'estate, da giugno a settembre. Il cece è un arbusto che può raggiungere il metro di altezza. Le foglie, composte da serie di foglioline ovali hanno estremità appuntite e bordi seghettati. I frutti sono dei baccelli dalla superficie pelosa che contengono due o tre semi irregolari, tondeggianti e di color crema.
 

Stagionalità
 

La raccolta avviene in estate, ma non si usa consumarli freschi.
 

Come scegliere

 

Occorre prestare attenzione alla data di essiccazione e conservazione del prodotto, in quanto più vecchi sono più le loro proprietà variano considerevolmente, richiedendo un aumento del tempo di ammollo necessario.
 

Come pulire

Prima di utilizzare i ceci in latta o barattolo si consiglia di scolare il prodotto che si presenta gelatinoso (vedi foto) e di procedere con il risciacquo, mentre non occorre alcun procedimento di pulizia per i ceci essiccati. È richiesto solo l'ammollo in acqua di almeno 12 ore se acquistati essiccati e l'eliminazione di quelli venuti in superficie.
 

Come usare

 

La cottura dei ceci è piuttosto lunga e deve avvenire in acqua fredda portata a bollore a fuoco lento e a pentola coperta.
 

Come si conserva

 

Se acquistati in latta o nel barattolo di vetro rispettare la data di scadenza indicata, mentre quelli essicati si consiglia di conservarli in luogo fresco e asciutto e verificarne prima dell'uso l'aspetto.
               

Zona di origine

 

I ceci sono originari dell'est, soprattutto nella zona compresa fra Grecia e Himalaya. Si attribuiscono origini certe nel sudest della Turchia e l'Iran del Nord.
 

Nutrizionali
 

I ceci sono molto calorici, in quanto ricchi di proteine, carboidrati e grassi, oltre che di fibre. Sono molto ricchi di amido e contengono anche buone quantità di sali minerali e vitamina A e C, oltre alle saponine, sostanze che aiutano l'organismo a eliminare il colesterolo dall'intestino.


Origine del nome

 

Il nome deriva dal latino cicer. Il cognome di Cicerone discendeva da un suo antenato che aveva una verruca a forma di cece sul naso. Il nome specifico arietinum si riferisce invece alla somiglianza che hanno i semi con il profilo della testa di un ariete.
 

Storia del cecio

 

  • Già nell'antica Grecia erano abitualmente consumati. Fra i primi autori greci che citarono il cece si ricordano il poeta e filosofo Senofane che racconta dell'abitudine di consumare i ceci come dolci.

 

  • A Roma la notorietà del cece era tale da dedicargli il cognomen di una delle famiglie più note: dei Ciceroni. Durante l'epoca di Carlo Magno era d'obbligo coltivare i ceci in ogni possedimento imperiale.

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