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Melanzana

 

Verdura tipica dell'estate rientra spesso nelle diete dimagranti, ma attenzione in questo caso a non arricchirle di grassi o oli. È una grossa bacca di forma e colore diversi secondo le varietà di una pianta, della famiglia delle Solanacee, la stessa delle patate, dei pomodori, e dei peperoni.

Molte sono le varietà, che si distinguono per la forma, allungata, tonda o ovale e per il colore. La polpa è carnosa, bianco-verdastro. Il sapore è caratteristico e piuttosto pungente. Va consumata assolutamente cotta, perchè cruda è sgradevole e tossica in quanto contiene solanina. Ricca di nutrienti per la pelle è usata per maschere per il viso. Vedi Trucchi e consigli sulla melanzana.

Utilizzo principale

 

La melanzana ha la proprietà di assorbire molto bene i grassi alimentari, tra cui l'olio, consentendo la preparazione di piatti molto ricchi e saporiti. Le melanzane trovano vari usi in cucina, come le melanzane alla parmigiana (foto a sinistra), la caponata di melanzane siciliana, melanzane ripiene, fritte, impanate o in sughi per condire la pasta asciutta. Oppure, più digeribili risultano lessate o alla griglia.

 

Altri utilizzi

 

In cosmesi la polpa delle melanzane viene utilizzata per creme e maschere. In casa, con la polpa schiacciata con una forchetta applicata da sola o mescolata a yogurt, per una ventina di minuti sul viso, otterrete un'ottima maschera per pelli stanche.

 

La pianta
 

La melanzana, nome scientifico Solanum melongena L., è una pianta erbacea annuale che presenta foglie di forma variabile a seconda del punto di inserzione (da ovale ad acuta). Di frequente sono presenti delle spine anche sulle nervature della pagina inferiore delle foglie. I fiori, piuttosto vistosi e di tinta violetta, nelle varietà tradizionali sono solitari, ermafroditi, a fecondazione sia autogama che incrociata. Il frutto è una bacca carnosa collegata alla pianta da un lungo peduncolo, spesso legnoso, ricoperto di spine, come il calice che avvolge parte del frutto. In alcune varietà le spine sono numerose e pronunciate. I  semi sono numerosi e di color giallo paglierino.

 

Stagionalità
 

Frutto estivo da Giugno a Ottobre. Il mese migliore è agosto, ma le si trova tutto l'anno. 
 

Varietà

 

Molte sono le varietà e oltre che per colore si distinguono anche per la forma, allungate, rotonde oppure ovali. Tra le più note:

 

 Violetta lunga palermitana

Violetta nana

Tonda comune di Firenze

Black Beauty

Larga Morada
 

Come scegliere

 

Prima di acquistarle bisogna controllare che il picciolo sia ancora attaccato, di colore verde, senza parti secche, la buccia deve essere liscia, lucida e tesa e la polpa soda. 

 

Come si conserva

 

Le melanzane si conservano ad una temperatura di 10-15 °C , per non più di 10 giorni, ma essendo state, al momento dell’acquisto, raccolte da qualche giorno, raramente si supera la settimana nella cucina domestica.

 

Se non si toglie il picciolo, si manterranno ancora fresche più a lungo.

 

Possono essere congelate a fette dopo essere state sbollentate in acqua.

 

Suggerimenti
 
  • Per togliere l'amaro, prima di cucinarle, tagliarle a fette, ricoprirle con sale grosso, e lasciarle spurgare per un paio d'ore.

 

  • Per diete dimagranti, si consiglia l'uso di melanzane bollite o alla griglia, con pochi grassi, quindi, in quanto hanno un alto potere di assorbire grassi e oli. Vedi Trucchi e consigli sulla melanzana.

 

Zona di origine

 

È originaria delle zone calde dell'India e della Cina. In Europa però sembra che non fosse conosciuta fino a circa 1500 anni fa, portata nell'area mediterranea dagli arabi agli inizi del Medioevo. In Europa, la prima regione che ha conosciuto la melanzana pare sia stata l'Andalusia, nel sud della Spagna. In Italia la melanzana viene cucinata a partire dal Quattrocento.

 

Nutrizionali
 
  • Ha poche calorie, basso contenuto di grassi, proteine e glicidi e contiene pochi zuccheri.

 

  • Contiene vitamine del gruppo B, C, acido folico, potassio, fosforo, sodio e calcio.

 

  • Contiene sostanze amare simili a quelle contenute nelle foglie dei carciofi (che stimolano la produzione della bile e abbassano il colesterolo), acido caffeico e clorogenico (azione antibatterica) e alcune sostanze che aumentano la secrezione di ormoni surrenali.

 

  • È diuretica e si ritiene utile come blando sedativo.

 

 

Origine del nome

 

Gli Arabi chiamano la melanzana "badingian" e in Italia venne aggiunto il suffisso melo divenendo così melo-badingian, quindi melangian, da cui l’attuale nome. In altre regioni il suffisso fu "petro", per cui si ebbe "pedro-badingian" dal quale si formerà petronciano o petonciano, altro sinonimo con il quale viene indicato quest’ortaggio. Il nome melanzana, in particolare, veniva interpretato anche come "mela non sana", proprio perché non commestibile se non cotto. Quattro secoli fa, studiosi e naturalisti accettavano infatti l'antica credenza che faceva derivare il nome di melanzana dal latino "malum insanum", cioè frutto insalubre.

 

Nella storia

 

Originaria dell'India, dove nasceva spontaneamente già quattromila anni fa, fin da quell'epoca, veniva consumata conservata in salamoia e arricchita di spezie piccanti.

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